Sono delle sequenze di fasce e muscoli collegate tra loro per una finalità biomeccanica e funzionale.
La presa di coscienza delle ossa permette di integrare il proprio scheletro, mentre l’equilibrio delle tensioni muscolari gli dà un vestito appropriato. Dalla collaborazione tra osso e muscolo, percepita dall’individuo, può nascere un gesto coordinato e armonico. Il metodo delle catene muscolari e articolari è stato elaborato in primis da Françoise Mézières, poi portato avanti da altri professionisti. Queste catene della foto le modificò l’Osteopata Dudal che le prese da Godelieve Denys-Struyf.
Godelieve Denys-Struyf individua 6 famiglie di muscoli che il corpo utilizza per esprimersi. Nell’eccesso queste famiglie possono diventare catene di tensioni che imprigionano il corpo in un atteggiamento che limita la libertà di movimento, lasciando dei segni evidenti nella postura. Oltre all’aspetto muscolo scheletrico, ogni catena muscolare è rappresentata da due meridiani della medicina classica cinese (organo-viscere) e da un aspetto psichico/caratteriale/biotipizzato (insieme di caratteri morfofunzionali, degli aspetti psichici ed energetici di una persona).
G.Struyf fù allieva di Mezieres, oltre ad essere fisioterapista e osteopata aveva una capacità di osservazione (favorita da un corso da ritrattista alla Scuola delle Belle Arti), le ha permesso di concepire e sviluppare progressivamente un metodo di terapia integrata che unisce il funzionamento del corpo e i suoi collegamenti stretti con la psiche. Le Catene Muscolari sono una metodologia sia di prevenzione che terapeutica, che si interessa dei rapporti tra la meccanica e il comportamento.
Tutte le parti del corpo sono dipendenti le une dalle altre e sono i muscoli e le loro aponeurosi organizzati in catene a collegarle tra di loro. Il sistema muscolo scheletrico è lo specchio della condizione di salute della persona (salute fisica, psichica, energetica, metabolica). Le nostre tensioni, emozioni, sentimenti, i nostri modi di essere si esprimono attraverso il sistema muscolare che influenza le nostre posture e i nostri gesti. Quando tali tensioni o atteggiamenti si ripetono e sono prolungati nel tempo, un eccesso di tono muscolare insorge e si impadronisce progressivamente di muscoli ben specifici fino ad evidenziare sul corpo delle tensioni croniche. La posizione del sistema muscolare traduce i nostri modi di essere, di vivere, di comunicare e di funzionare. Osservare la postura ci permette di percepire le abitudini gestuali e il modo di utilizzazione del corpo.
L’allungamento delle catene muscolari, a livello neuromuscolare, va mantenuto nel tempo e con costanza, solo così si avrà un beneficio protratto nel tempo. Oltre all’allungamento mediante posture saranno opportune tecniche di massaggio, tecniche riflesse, modellamenti osteo-articolari etc etc.
Un ampio spazio del lavoro è dedicato alla presa di coscienza e consapevolezza del proprio corpo e all’ apprendimento del gesto giusto quotidiano o sportivo.