Cos’è e come ridurre l’acidosi tissutale

Il nostro corpo tende a lavorare e a funzionare meglio con un pH tendenzialmente alcalino, tende ad essere neutro cioè ad un pH 7, a parte alcuni distretti come lo stomaco in cui il pH è fortemente acido.
L’abbassamento al di sotto di questo parametro è sintomo di acidosi. Il nostro corpo utilizza dei sistemi tampone quali bicarbonato, fosfati, e globuli rossi per neutralizzare gli acidi. Il corpo dopo averli neutralizzati utilizza il flusso sanguigno per trasportarli fino ai polmoni o fino ai reni per essere filtrato e poi espellerli tramite l’urina.

Il pH è una scala logaritmica che misura l’acidità o la basicità di una soluzione acquosa, dove 7 è il valore neutro, da 7 in giù si parla di acidità, mentre da 7 in su si parla di alcalinità/basicità.

L’ acidosi tissutale è uno stato metabolico alterato che riguarda il grado di acidità della matrice extracellulare, questa matrice costituisce l’ambiente in cui si trovano immerse le cellule e con cui devono continuamente interagire per le loro funzioni. Gli elementi costitutivi del tessuto connettivo  quindi del sistema fasciale sono la matrice extracellulare, le fibre collagene, l’elastina e alcuni tipi di cellule.
Un esempio: persona in acidosi, ha come motivo di consulto un’infiammazione cronica al ginocchio, si crea nella matrice extracellulare un terreno biochimico infiammatorio, mediante il trattamento manipolativo osteopatico insieme ad una corretta idratazione ed alimentazione può portare all’autoguarigione.

Esiste un altro tipo di acidosi relativa al sangue, il pH del sangue non può assolutamente variare dal 7,35- 7,45 se questo scende o sale parleremo di acidosi / alcalosi metabolica, è patologica molto più seria con rischio di morte e normalmente è dovuta a malattie degli organi deputati all’eliminazione delle scorie acide (polmoni e reni).

Al contrario l’acidosi tessutale pur non essendo letale è molto più subdola e coinvolge la maggior parte delle persone. La sua diffusione dipende dalla lentezza della reazione del nostro corpo visto che  molti tessuti coinvolti impiegano molto tempo a liberarsi dalle scorie acide, durante il tempo che la matrice impiega per eliminare le tossine acide, il tessuto subisce tutti gli effetti negativi dello stato di acidità. Quindi compare quando abbiamo una quantità di acidi esagerata rispetto alla nostra capacità di tamponarli ed eliminarli.

E’ doveroso parlare di PRAL (potenziale di carico renale), classifica gli alimenti come acidi, neutri e basici, è molto importante bilanciare gli alimenti.

Cause dell’acidosi

Alimentazione scorretta, scarsa idratazione e qualità dell’acqua, eccessivo stress, farmaci, sedentarietà:

  1. Purtroppo la nostra alimentazione moderna e il nostro stile di vita hanno aumentato la produzione delle scorie acide, di conseguenza il corpo non riesce più ad inattivarle ed esse ristagnano nella matrice extracellulare e quindi nei tessuti (acidità tessutale). Bisogna stare attenti a non esagerare con le proteine animali, con i caffè, alcool, con i cibi industriali e raffinati (calorie vuote di nutrimento che a lungo andare ti porta verso a malattie quali il diabete);
  2. A parte il quanto dovremmo bere è fondamentale il pH dell’acqua, intorno ai  7,5-8, anche il residuo fisso è molto importante, come riferimento posso dare la Lauretana e la Pose. Le bevande gassate tipo la coca cola hanno un pH a 2, considerando la scala logaritmica del pH vuol dire che la coca cola è più acida dell’acqua di 10 mila volte.
  3. Lo stress è legato alla produzione di cortisolo che a sua volta demolisce le proteine endogene (muscoli, matrice) per produrre glucosio ed immetterlo nel sangue generando scorie acide, aumentando l’acidosi;
  4. l’assunzione di medicine esempio l’aspirina, inibisce la produzione di bicarbonato da parte delle cellule dello stomaco aumentando la produzione di acidi;
  5. L’attività fisica è una medicina naturale che ossigena le nostre cellule, tessuti e organi.

Segni e sintomi dell’acidosi

Stanchezza e affaticamento persistenti non alleviati dal sonno, ipersensibilità al dolore, dolori articolari diffusi, freddolosità, disturbi dell’umore, insonnia e sonnolenza persistente, ansia, apatia, acidità e dolori di stomaco, gonfiore dopo i pasti, nausea, stitichezza, intestino irritabile. Un’ultima considerazione con un eccesso di acidi il nostro corpo non riesce più a tamponarlo con il sistema tampone spiegato prima allora va a prelevare bicarbonati e minerali dalle OSSA, può favorire l’osteoporosi.

E’ importante ricordare che le cellule cancerose hanno come primo obiettivo quello di mantenere la matrice extracellulare in fase acidità.

MISURAZIONE DEL pH: tramite la saliva o le urine.

Come ridurla:

  • Corretta alimentazione e idratazione;
  • Attività fisica;
  • Gestione dello stress mediante posture specifiche abbinate alla respirazione, trattamento manipolativo osteopatico, meditazione etc;
  • Integrazione alimentare con Sali bicarbonati o citrati.